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Ratto gigante del gambia, Cricetomys gambianus

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Lady_Cyanide
view post Posted on 16/6/2011, 12:19 by: Lady_Cyanide




Ciao a tutti voglio presentarvi questo bellissimo roditore, è un pò che me ne sono innamorata, per le sue dimensioni e per il carattere docile, anche se chi l'ha avuto non è stata un bell'esperienza, perchè essendo un ratto di dimensioni enormi, è impossibile tenerlo in gabbia perchè la distrugge, inoltre distrugge anche le abitazioni, non è colpa sua ovviamente, ma immaginatevi i nostri topastri se fossero di dimensioni grosse quasi quanto un gatto che danni potrebbe combinare involontariamente... ecco alcune info prese da wikipedia.


Cricetomys gambianus
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Cricetomys gambianus

Stato di conservazione

Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Classe: Mammalia
Superordine: Euarchontoglires
(clade): Glires
Ordine: Rodentia
Sottordine: Myomorpha
Superfamiglia: Muroidea
Famiglia: Nesomyidae
Sottofamiglia: Cricetomyinae
Genere: Cricetomys
Specie: C. gambianus
Nomenclatura binomiale
Cricetomys gambianus
Waterhouse, 1840
Sinonimi
Cricetomys ansorgei
Il ratto gigante del Gambia o ratto gigante africano (Cricetomys gambianus) è un roditore notturno, simile a un ratto, diffuso in gran parte dell'Africa, dal Senegal al Kenya e dall'Angola al Mozambico. È fra i roditori più grandi del mondo.
Il nome scientifico Crycetomis si deve alle tasche guanciali che ricordano quelle dei criceti. Il ratto gigante non è tuttavia un criceto, e neppure un ratto, ma appartiene a una distinta famiglia di roditori muroidi endemica dell'Africa, Nesomyidae.
Indice [nascondi]
1 Descrizione
2 Distribuzione e habitat
3 Biologia
3.1 Alimentazione
3.2 Riproduzione
4 Come animale da compagnia
5 Altri usi
6 Note
7 Altri progetti
[modifica] Descrizione

L'aspetto generale del ratto africano è molto simile a quello del ratto norvegese, fatta eccezione soprattutto per le tasche guanciali in cui può accumulare cibo, come i criceti, e per le dimensioni considerevolmente maggiori: un esemplare adulto può arrivare a pesare intorno ai 7 kg, e avere tasche guanciali così capienti da contenere diversi chili di provviste. Ha una vista molto debole e, per contro, olfatto e udito molto sviluppati.
[modifica] Distribuzione e habitat

Il ratto gigante può vivere in diversi ecosistemi, tant'è che lo si ritrova in gran parte dell'Africa, a diverse latitudini e altitudini. L'unica regione dell'Africa subsahariana da cui è assente sono le foreste del Congo RD, da cui è stato respinto da un competitore più adatto, il ratto di Emin (Crycetomis emini). Lo si trova di solito nelle foreste e nel sottobosco, ma costruisce la propria tana anche frequentemente nei termitai abbandonati.
[modifica] Biologia

Il ratto gigante è un animale sociale, e vive in colonie composte in genere da una ventina di individui. I maschi sono territoriali e reciprocamente aggressivi.
Costruisce tane sotterranee dotate di diverse camere collegate da cunicoli; una principale principale viene usata per dormire, le altre sono dedicate all'immagazzinamento del cibo.
[modifica] Alimentazione
È onnivoro, e si nutre di vari generi di piante, insetti, granchi e lumache, mostrando una predilezione per i frutti e la corteccia di alcuni tipi di palma.
[modifica] Riproduzione
Il ratto gigante raggiunge la maturità sessuale a 5-7 mesi; una femmina può generare 4-5 cucciolate all'anno, ognuna delle quali può comprendere fino a 6 piccoli.
[modifica] Come animale da compagnia



Ratto gigante africano utilizzato per operazioni di sminamento
Il ratto africano, soprattutto se addestrato fin da giovane età, familiarizza facilmente con l'uomo, è intelligente e ha un carattere mite e socievole, cosa che lo rende particolarmente adatto come animale da compagnia. Il suo commercio può però essere pericoloso in quanto è una specie potenzialmente invasiva; in Florida, per esempio, esiste una popolazione di ratti africani in libertà che viene considerata una potenziale minaccia per l'ecosistema di Key Largo e delle Everglades. Si è anche ipotizzato che la presenza di ratti africani di importazione sia fra le cause della recente epidemia di vaiolo delle scimmie nel Midwest.[2][3]
[modifica] Altri usi

La ONG APOPO, con sede in Belgio e in Tanzania, conduce da anni un progetto di addestramento dei ratti giganti che sfrutta il loro olfatto per la ricerca di mine anti-uomo e focolai di tubercolosi. I ratti addestrati dall'APOPO sono stati impiegati con successo, tra l'altro, nello sminamento di diverse zone del Mozambico.






 
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15 replies since 16/6/2011, 12:19   6073 views
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