| Ciao a tutti voglio presentarvi questo bellissimo roditore, è un pò che me ne sono innamorata, per le sue dimensioni e per il carattere docile, anche se chi l'ha avuto non è stata un bell'esperienza, perchè essendo un ratto di dimensioni enormi, è impossibile tenerlo in gabbia perchè la distrugge, inoltre distrugge anche le abitazioni, non è colpa sua ovviamente, ma immaginatevi i nostri topastri se fossero di dimensioni grosse quasi quanto un gatto che danni potrebbe combinare involontariamente... ecco alcune info prese da wikipedia.
Cricetomys gambianus Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Cricetomys gambianus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1] Classificazione scientifica Dominio: Eukaryota Regno: Animalia Phylum: Chordata Subphylum: Vertebrata Classe: Mammalia Superordine: Euarchontoglires (clade): Glires Ordine: Rodentia Sottordine: Myomorpha Superfamiglia: Muroidea Famiglia: Nesomyidae Sottofamiglia: Cricetomyinae Genere: Cricetomys Specie: C. gambianus Nomenclatura binomiale Cricetomys gambianus Waterhouse, 1840 Sinonimi Cricetomys ansorgei Il ratto gigante del Gambia o ratto gigante africano (Cricetomys gambianus) è un roditore notturno, simile a un ratto, diffuso in gran parte dell'Africa, dal Senegal al Kenya e dall'Angola al Mozambico. È fra i roditori più grandi del mondo. Il nome scientifico Crycetomis si deve alle tasche guanciali che ricordano quelle dei criceti. Il ratto gigante non è tuttavia un criceto, e neppure un ratto, ma appartiene a una distinta famiglia di roditori muroidi endemica dell'Africa, Nesomyidae. Indice [nascondi] 1 Descrizione 2 Distribuzione e habitat 3 Biologia 3.1 Alimentazione 3.2 Riproduzione 4 Come animale da compagnia 5 Altri usi 6 Note 7 Altri progetti [modifica] Descrizione
L'aspetto generale del ratto africano è molto simile a quello del ratto norvegese, fatta eccezione soprattutto per le tasche guanciali in cui può accumulare cibo, come i criceti, e per le dimensioni considerevolmente maggiori: un esemplare adulto può arrivare a pesare intorno ai 7 kg, e avere tasche guanciali così capienti da contenere diversi chili di provviste. Ha una vista molto debole e, per contro, olfatto e udito molto sviluppati. [modifica] Distribuzione e habitat
Il ratto gigante può vivere in diversi ecosistemi, tant'è che lo si ritrova in gran parte dell'Africa, a diverse latitudini e altitudini. L'unica regione dell'Africa subsahariana da cui è assente sono le foreste del Congo RD, da cui è stato respinto da un competitore più adatto, il ratto di Emin (Crycetomis emini). Lo si trova di solito nelle foreste e nel sottobosco, ma costruisce la propria tana anche frequentemente nei termitai abbandonati. [modifica] Biologia
Il ratto gigante è un animale sociale, e vive in colonie composte in genere da una ventina di individui. I maschi sono territoriali e reciprocamente aggressivi. Costruisce tane sotterranee dotate di diverse camere collegate da cunicoli; una principale principale viene usata per dormire, le altre sono dedicate all'immagazzinamento del cibo. [modifica] Alimentazione È onnivoro, e si nutre di vari generi di piante, insetti, granchi e lumache, mostrando una predilezione per i frutti e la corteccia di alcuni tipi di palma. [modifica] Riproduzione Il ratto gigante raggiunge la maturità sessuale a 5-7 mesi; una femmina può generare 4-5 cucciolate all'anno, ognuna delle quali può comprendere fino a 6 piccoli. [modifica] Come animale da compagnia
Ratto gigante africano utilizzato per operazioni di sminamento Il ratto africano, soprattutto se addestrato fin da giovane età, familiarizza facilmente con l'uomo, è intelligente e ha un carattere mite e socievole, cosa che lo rende particolarmente adatto come animale da compagnia. Il suo commercio può però essere pericoloso in quanto è una specie potenzialmente invasiva; in Florida, per esempio, esiste una popolazione di ratti africani in libertà che viene considerata una potenziale minaccia per l'ecosistema di Key Largo e delle Everglades. Si è anche ipotizzato che la presenza di ratti africani di importazione sia fra le cause della recente epidemia di vaiolo delle scimmie nel Midwest.[2][3] [modifica] Altri usi
La ONG APOPO, con sede in Belgio e in Tanzania, conduce da anni un progetto di addestramento dei ratti giganti che sfrutta il loro olfatto per la ricerca di mine anti-uomo e focolai di tubercolosi. I ratti addestrati dall'APOPO sono stati impiegati con successo, tra l'altro, nello sminamento di diverse zone del Mozambico.
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